Giochiamo insieme?

Giochi e giocattoli per la fascia di età 0-6 mesi

In commercio si trovano tantissimi giocattoli, ma quali sono quelli giusti per i nostri bimbi? Ed è proprio vero che per giocare servono tanti giocattoli?

In termini generali, quando si sceglie un giocattolo per un bambino piccolo si può optare per materiali naturali (es. legno e stoffa), che sono più caldi e confortevoli, oppure plastica o gomma, più artificiali ma facilmente lavabili. Il consiglio è comunque quello di privilegiare la manipolazione e la scoperta al gioco preconfezionato e l’esperienza sensoriale e motoria rispetto a quella virtuale e visiva (cose da toccare, mordere, schiacciare, ascoltare, far funzionare con le proprie mani, incastrare, piuttosto che sistemi computerizzati, con giochi unicamente o parzialmente digitalizzati o che fanno tutto da sé).

La cosa più importante da ricordare è che i bimbi più felici non sono quelli che hanno tanti giocattoli ma quelli che hanno qualcuno con cui giocare: nessun oggetto potrà mai sostituire la vostra presenza! Più i bimbi sono piccoli e più sarà il genitore a mediare la sua esplorazione. Giocare è il mezzo attraverso cui i bimbi crescono, comprendono il mondo e scoprono se stessi. Giocando si comunica, si sta insieme e quindi ci si conosce e si rafforzano i legami. Se i bimbi si trovano in un ambiente affettivamente sicuro, si sentono liberi di esplorare, poiché nei primi mesi di vita nulla è più importante del nutrimento affettivo. Giocando con loro anche noi scopriamo qualcosa di diverso: abbiamo l’occasione di vedere da un nuovo punto di vista e di innamorarci dei loro continui apprendimenti.

Nel bambino esiste una sorta di orologio biologico che scandisce le tappe nello sviluppo (simili per tutti i bimbi); questo sviluppo può essere sostenuto o ostacolato dall’ambiente in cui il bimbo si trova, dalle persone che lo circondano e/o da fattori caratteriali ed emozionali. Perciò invito tutti i lettori a interpretare le tappe di seguito esposte come indicative per fascia d’età, con una variabilità del tutto personale, da bimbo a bimbo. Vediamo quindi insieme le tappe dello sviluppo dei bambini e i giochi adeguati alle età.

Dalla nascita fino ai 3 mesi il centro dell’universo del neonato è la mamma (e, se è presente, il papà): il piccolo vive una forte simbiosi, necessita di nutrimento alimentare e affettivo (coccole, vicinanza) e si muove nel mondo basandosi sui riflessi e su piccole competenze sensomotorie che andranno evolvendosi nel tempo. Alla nascita bambino vede chiaramente a una distanza di circa 30cm; tutti gli altri sensi sono già sviluppati e sensibili.
In questo periodo i giochi hanno una funzione limitata: possiamo acquistare o creare peluche o doudou (peluche con la testa sagomata e il corpo a lenzuolino, morbidissimi e adatti ai più piccoli), oppure puntare a un giocattolo utilizzabile nei mesi successivi. I giochi sono incentrati su canzoni, massaggi, carezze, sguardi: si parla di gioco affettivo, cioè di un’interazione che, attraverso la sperimentazione, possa portare a conoscere sé e l’altro, con un forte accento sull’emotività e sulla presenza; si pongono qui le basi della fiducia e dell’attaccamento sicuro.

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Fra i 3 e i 6 mesi il bambino inizia a scoprire e ad aprirsi all’ambiente circostante, pur sempre con la mediazione dell’adulto. A 2-3 mesi è capace di sostenere la testa e, intorno ai 6 mesi, conquisterà la posizione seduta. In questo periodo avviene anche il coordinamento di prensione e vista e si nota spesso l’azione ripetitiva sugli oggetti e verso i 5-6 mesi inizia il gioco vero e proprio, basato maggiormente sugli oggetti esterni.
Per quanto riguarda i giocattoli da utilizzare, possiamo spaziare: pupazzi, libri, impilabili, l’importante è che siano confezionati con materiali sicuri, morbidi, colorati e magari multiattività (con tessuti differenti, con specchi, sonagli, parti dure e soffici…). Un buon esempio è un libro morbido, con diverse texture da toccare, campanelli, lacci, ecc. In questo periodo però inizia a essere piacevole anche leggere insieme, ascoltare le storie, guardare le figure o giocare fisicamente con i libri: purché si rispettino i brevi tempi di attenzione dei bimbi di questa età, il libro può essere tranquillamente introdotto nelle loro vite, esattamente come faremmo con un giocattolo. Interessanti anche i giochi per il bagnetto, i più semplici, per prolungare l’esperienza acquatica. Dai 4-6 mesi in su vanno benissimo anche tutti i giocattoli da mordere, anche con rilievi e i sonagli in plastica dura. Il gioco in questa fase è con la mamma, ma anche “sulla mamma”: protagonista è l’esplorazione corporea per imparare come siamo fatti e ci si diverte insieme ballando, cantando, ripetendo filastrocche sulle parti del corpo che finiscono con i bimbi mangiati di baci!
Ma come dicevamo è intorno ai 6 mesi che i bimbi iniziano a scoprire il vero gioco: conquistano la posizione seduta, iniziano ad esplorare di più e ad allontanarsi gradualmente dalla mamma. Nel prossimo articolo vedremo insieme quali sono i giochi e i giocattoli dedicati a quest’età.

Intanto, buon divertimento a tutti!

 

 

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