1 dicembre – Giornata mondiale contro l’AIDS

Non ne siamo immuni!

Se ne parla meno, però non occorre abbassare la guardia.

Come ogni anno, sin dal 1988, il 1° dicembre ricorre la Giornata Mondiale contro l’AIDS dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale dovuta alla diffusione del virus HIV.

Ora si parla molto di “ebola” però occorre ricordate che nel nostro paese, non abbiamo ancora sconfitto l’emergenza dovuta all’HIV.
Secondo il Centro operativo di AIDS dell’istituto superiore di sanità, in Italia resta costante il numero delle diagnosi di Hiv che nel 2013 sono state di 3.806 e aumenta l’età media della diagnosi che è 39 anni per i maschi e 36 per le femmine (negli anni 80 la media era di 25 anni) e più della metà delle nuove diagnosi avviene in fase avanzata quando i linfociti CD4 sono già bassi o quando sono già comparsi i primi sintomi.

La causa è quasi sempre (80,7% dei casi) la stessa: i rapporti sessuali non protetti.

Aumentano le diagnosi nei maschi che fanno sesso con maschi tra gli italiani, che costituiscono quasi la metà delle nuove diagnosi tra gli italiani mentre tra gli stranieri è quella eterosessuale la modalità di trasmissione più frequente.

La Lombardia è la regione più colpita; ultima la Calabria.

Occorre tenere sempre alta l’attenzione, oggi molte persone non percepiscono più l’Aids come un problema.
Infatti, secondo un’indagine Doxa del 2013, solo il 35% dei giovani tra i 16 ed i 34 anni usa il preservativo, ed il 29% ha fatto il test sull’Hiv.

Certamente rispetto a vent’anni fa, il numero di decessi è diminuito e si vive più a lungo, ma non cadiamo nell’errore di considerare che è un problema che non ci riguarda.

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